30 agosto 2007

La prima volta

Oggi per la prima volta ho mandato IL mio manoscritto (in effetti non so come chiamarlo, libro mi sembra davvero troppo!) ad una casa editrice, anzi per la precisione a ben 2 case editrici scelte dopo accurate ricerche perché erano le uniche che accettavano il file via mail: non volevo stamparmelo e spedirlo per posta: così almeno non ho speso soldi inutilmente…

Che strano: per tutta la vita ho desiderato essere una scrittrice e per 10 anni ho tenuto questa cosa nel cassetto senza mai pensare di proporlo a qualcuno. Poi un giorno mi viene questa idea, comincio ad informarmi, ne parlo con qualche amico e diventa un pensiero fisso. Così mi accorgo che avevo smesso di scrivere ma non posso farne a meno e nel momento in cui sto per iniziare a montarmi la testa ed immaginare il mio nome in libreria, scopro che al mondo c’è molta + gente che scrive di quella che legge! Lo trovo surreale ma sta scritto su quasi tutti i siti delle case editrici e qualcosa di vero ci deve essere se questi sono sommersi di aspirazioni cartacee che non pubblicano praticamente mai se non dietro rimborso spese.

Io sono una lettrice. Lettrice principalmente di autori italiani perché mi piace la letteratura e la forma, l’esposizione prima del racconto e se leggo un autore straniero mi viene sempre in mente che è una traduzione e c’è il filtro del traduttore e magari si è un po’ persa quella che era l’idea dell’autore….
A forza di leggere mi è venuta la manìa di scrivere. Scrivevo tanto ai tempi della scuola, quando per interi pomeriggi fingevo di fare i compiti, quando all’ultimo banco fingevo di prendere appunti, quando ero disoccupata e aspettavo la depressione. Ma poi il lavoro, la casa, i soliti impegni, il tempo che non basta mai e la sera crollo sul divano come se avessi fatto il muratore anziché starmene 10 ore seduta a fare conti al computer!
Mi è capitata questa storia e l’ho scritta. L’ho riesumata dopo tutto questo tempo perché per puro caso (sarà un segno?) ho scoperto l’esistenza di editori print-on-demand, ovvero che non costano niente e stampano il libro solo dietro richiesta di acquisto (via internet). Ho pensato che poteva essere un’idea carina, almeno per eliminare tutta quella cartaccia ed avere un cimelio nella mia libreria. Prima però lo faccio leggere alla mia amica e le piace: dice che potrebbe piacere alla gente, forse varrebbe la pena di dargli una possibilità… ecco come ci si monta la testa!

28 agosto 2007

La forza del passato


Ho comprato questo libro per un equivoco, confondendo il nome dell’autore con quello dell’ex ministro Umberto Veronesi e di questo mi vergogno molto, e chiedo umilmente scusa al Sig. Veronesi Sandro, e mi sono vergognata ancora di + quando sono andata a cercare se avesse scritto altre cose ed ho scoperto che ha pubblicato diversi libri… a mia insaputa! Bene: sto rimediando a questa imperdonabile mancanza, ed anzi ringrazio la mia ignoranza di avermi fatto scoprire questo scrittore bravissimo. La trama forse non è niente di speciale ma è interessante e soprattutto è scritto bene, è avvincente e mi è piaciuta molto la descrizione degli stati d’animo del protagonista che riesce a farti sentire al suo posto a volte in modo grottesco. Carina la favola finale con il saggio imperatore bambino: meditate gente meditate.

11 agosto 2007

pensiero


E anche se
niente
mi dovesse rimanere
io ti ringrazierò

ancora
per queste emozioni
che scoppiano in me
per queste parole
che cerco e incanto per te
Perché questo desiderio appagato
di fermare su un foglio
le forme astratte
dei miei pensieri
non permette al tempo
di scappare con la mia vita
mi da la gioia di esserci
mi fa sentire infinita
ed infinitamente

io



9 agosto 2007

Sogno di una mattina di piena estate

Un mio amico ha partecipato ad un concorso pubblico per 1 posto, è arrivato 17mo ed è stato assunto! Io ho partecipato 5 anni fa ad un concorso pubblico per 1 posto, sono arrivata seconda ed hanno assunto solo il primo :-(
Poi scopro che la graduatoria è ancora aperta: cioè appena si libera un posto per quella qualifica devono assumere me, che ora sono la prima :-D
Dopo tutto questo tempo il riaccendersi di questa speranza ha un che di nostalgico, ma sognare non costa niente e io oggi voglio sognare che mi possa succedere qualcosa di bello. E allora, lo scrivo qui, davanti a tutti, che se mi chiamano pago una cena a tutta la mia famiglia e agli amici più cari senza badare a spese! Faccio una festa così bella che tutti saranno felici quanto me!




5 agosto 2007

E le streghe dove sono?

C’è uno spot televisivo in questi giorni che fa riflettere. Inquadra donne con sorrisi estasiati davanti a stoviglie pulite grazie ad un detersivo. Io non lavo i piatti: lo fanno la lavastoviglie o il mio compagno, perché a me fatemi fare tutto ma non lavare i piatti!
E a vedere queste donne che si realizzano davanti al piatto che si sono lavate a mano penso che in Italia abbiamo avuto persino il coraggio di creare il Ministero per le Pari Opportunità, la cui sola esistenza è già un’assurdità (ma mi rendo conto che nello spartirsi le poltrone poteva essere rimasto fuori qualcuno, magari era donna, e allora si sono inventati questa, mettendo in pratica il proposito di creare nuovi posti di lavoro).
Ogni volta che rivedo i visi di quelle quattro poverine, insieme alla sorpresa perché lo spot non è stato ancora soppresso, mi vengono in mente due cose: la prima è “ma dove sono finite le femministe?” e la seconda è “non ci starebbe bene anche una triste, con il piatto meno brillante degli altri e il marito che la bastona perché ha usato un altro detersivo?”